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Autorizzazione per media struttura di vendita

UfficioServizio SUAP - Commercio UnioneNET
DefinizionePer medie strutture di vendita si intendono gli esercizi aventi superficie di vendita da mq. 151 a mq. 1500 per i comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti e da mq. 251 a mq 2.500 per i comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti

RequisitiL’esercente deve essere in possesso dei requisiti morali e professionali (in caso di vendita di prodotti del settore alimentare) previsti dall’art. 71 del Decreto Legislativo 59/2010 e non deve essere sottoposto a una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, ovvero a misure di sicurezza non detentive;
In caso di società, associazioni od organismi collettivi i requisiti di cui al comma 1 devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998, n. 252.
In caso di società il possesso di uno dei requisiti professionali è richiesto con riferimento al legale rappresentante o ad altra persona specificatamente preposta all'attività commerciale.

Come fare1. Per ottenere l’autorizzazione per l’apertura, trasferimento di sede, estensione del settore merceologico di cui all’articolo 5 del D. Lgs. 114/98, l’ampliamento della superficie di vendita fino a raggiungere i limiti di una media struttura di vendita, il soggetto interessato deve inoltrare domanda al Comune.

2. Le domande per ottenere le autorizzazioni all'apertura e qualsiasi variazione che intervenga in un esercizio di media struttura di vendita possono essere presentate al Comune di Settimo Torinese tramite il portale www.impresainungiorno.gov.it (accesso diretto alla pagina iniziale del portale www.unionente.it alla voce sportello unico per le attività produttive).

3. Per le domande presentate direttamente all’URP, la data di arrivo coincide con quella della relativa registrazione al protocollo generale di arrivo della corrispondenza. Per quelle inviate a mezzo del servizio postale, fa fede il timbro a data apposto dall’Ufficio Postale accettante. Per quelle inviate via PEC fa fede la ricevuta di ricezione.

4. L’istanza di autorizzazione deve essere sottoscritta dal richiedente, a pena di nullità; la sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione ove sia apposta in presenza del dipendente addetto, ovvero nel caso in cui l’istanza sia presentata unitamente a copia fotostatica, anche non autenticata, del documenti di identità del sottoscrittore.

5. All’istanza di autorizzazione deve essere allegata la documentazione comprovante la conformità dell’intervento agli strumenti urbanistici ed atti di adeguamento adottati dal Comune ai sensi dell’articolo 4 della L.R. 28/99 e s.m.i.

6. L’istanza va altresì corredata, stante il disposto dell’articolo 26 comma 6 e seguenti della L.R. 56/77 e s.m.i., dalla documentazione necessaria per il rilascio del permesso a costruire, come specificato nel successivo articolo 9.

7. Qualora l’istanza non risulti regolare o completa, il responsabile del procedimento lo rende noto.

8. Se la comunicazione è regolare e completa, il responsabile del procedimento
a) effettua la verifica della sussistenza dei requisiti essenziali e dei presupposti necessari per svolgere l’attività, nonché della sottoscrizione; qualora rilevi l’insussistenza di uno dei requisiti essenziali, dichiara l’inammissibilità della domanda e ne dispone l’archiviazione;
b) provvede all’acquisizione dei pareri, intese o assensi necessari all’espletamento delle verifiche di compatibilità, trasmettendo, a ciascuno degli uffici comunali competenti, la documentazione relativa ai vari aspetti (urbanistica, trasporti, commercio, ecc.); ai fini delle necessarie correlazioni dei procedimenti di rilascio dell’autorizzazione edilizia o permesso a costruire e dell’autorizzazione commerciale per la contestualità del rilascio dei suddetti atti, nonché per il rispetto dei tempi prescritti per il rilascio delle autorizzazioni il responsabile del procedimento può indire apposita conferenza dei servizi ai sensi delle leggi 241/90 e 127/97 e s.m.i.; in tal caso la data della conferenza è fissata nella stessa nota di acquisizione dei pareri;
c) provvede a tutti i necessari adempimenti istruttori, atti a verificare la conformità dell’istanza agli atti di programmazione comunale;
d) terminata la fase istruttoria, rilascia l’autorizzazione o comunica, entro il termine tassativo di 90 giorni dalla data di ricevimento della domanda, il provvedimento di diniego.

9. I servizi interni devono fornire motivata risposta al Servizio Suap - Commercio dell'Unione NET di entro e non oltre 30 giorni dalla richiesta.

All’istanza di autorizzazione deve essere allegata la seguente documentazione, in triplice copia, necessaria per il rilascio del permesso a costruire:

1) relazione dell’iniziativa, corredata da adeguata cartografia, con riferimento alle previsioni degli indirizzi e criteri regionali e degli adeguamenti adottati dal Comune. In particolare, la relazione deve contenere:
• descrizione delle caratteristiche dell’esercizio con riferimento agli indirizzi regionali contenuti nella D.C.R. n. 563 – 13414 del 29/10/1999 come integrata e modificata dalla D.C.R. n. 59-10831 del 24 marzo 2006 ed in particolare all’articolo 8 “Tipologie di strutture distributive”;
• descrizione dell’offerta commerciale dell’esercizio con riferimento all’articolo 7 degli indirizzi e criteri regionali;
• descrizione e rappresentazione cartografica della zona di insediamento commerciale ove è ubicato l’intervento con riferimento agli articoli 12, 13 e 14 degli indirizzi e criteri regionali; in particolare, dovrà essere evidenziato per le localizzazioni commerciali L1 ed L2 il rispetto dei parametri per il loro riconoscimento così come specificato all’articolo 14 degli indirizzi e criteri regionali;
• indicazione della tabella relativa alla compatibilità territoriale dello sviluppo alla quale ci si riferisce, così come delineata all’articolo 17 degli indirizzi e criteri regionali;
• per gli esercizi e/o centri commerciali con superficie di vendita superiore a mq. 1.800 relazione contenente la valutazione e verifica dei seguenti impatti economico-sociali (articolo 26, comma 3 octies, criteri ed indirizzi regionali):
- migliorare il servizio reso al consumatore;
- rispettare le condizioni di libera concorrenza;
- evitare l’impatto traumatico sull’occupazione e sulla funzionalità complessiva del sistema distributivo;
• eventuali informazioni relative alla sussistenza di un programma di qualificazione urbana adottato dal Comune ai sensi dell’articolo 18 degli indirizzi e criteri regionali;
• eventuali dichiarazioni circa la sussistenza del titolo di priorità ai sensi dell’articolo 21 degli indirizzi e criteri regionali;
• indicazioni circa l’adozione da parte del Comune di apposito atto deliberativo in ordine ai contenuti dell’articolo 20 degli indirizzi e criteri regionali;
• indicazioni sull’individuazione dei beni culturali e ambientali (articolo 23 indirizzi e criteri regionali);
• ogni altra informazione utile per la valutazione della congruità della richiesta agli indirizzi generali, ai criteri di programmazione urbanistica di cui alla D.C.R. n. 563 – 13414 del 29/10/1999 e s.m.i., nonché al presente atto e agli strumenti urbanistici comunali;

2) relazione tecnico progettuale contenente:
• descrizione del progetto relativo all’intervento con indicazione:
a) delle superfici destinate alla vendita, e nel caso dei centri commerciali sia la totale che quella relativa a ciascun esercizio;
b) della superficie lorda di pavimento dell’insediamento nel suo complesso e ripartita per la parte destinata alla vendita, ai magazzini e/o depositi e alle zone di lavorazione, ad altri usi ed attività non commerciali connesse all’insediamento, agli spazi per le attività diverse da quelle normate dal d. lgs. 114/98 (artigianato di servizio, pubblici esercizi, generi di monopolio, farmacie, ecc.), ai servizi (igienici, tecnologici, ecc.), alle eventuali gallerie commerciali di accesso ai punti di vendita (piazze, mall), alle zone deposito carrelli, ecc.;
• descrizione della qualità progettuale dell’insediamento con particolare riguardo al manufatto, alle aree esterne destinate a verde, alle aree scoperte e coperte e ai parcheggi, agli impianti tecnologici, ecc. e alle mitigazioni adottate per un equilibrato inserimento ambientale (articolo 27 indirizzi e criteri regionali);
• superficie territoriale dell’ambito dell’intervento;
• dimensioni del lotto di pertinenza dell’insediamento;
• descrizione dettagliata del computo del fabbisogno totale minimo di parcheggi relativo alla tipologia di struttura distributiva ed alla superficie di vendita richiesta, nel rispetto di quanto prescritto dall’articolo 25 degli indirizzi e criteri regionali;
• descrizione dettagliata del computo degli standards relativi alla dotazione di parcheggi pubblici, così come previsti dall’articolo 21 della L.R. 56/77 e dall’articolo 25 degli indirizzi e criteri regionali, nonché dalle Norme Tecniche di Attuazione del vigente Piano Regolatore Generale;
• tavola progettuale di inquadramento generale con la dislocazione dettagliata del fabbisogno in scala non inferiore a 1:500;

3) progetto dell’intervento, firmato da un professionista abilitato alla progettazione, costituito dalla planimetria dell’area, in scala non inferiore a 1:500, contenente la rappresentazione della situazione di fatto e di progetto, e da piante, prospetti e sezioni del fabbricato in numero adeguato ed in scala 1:100 o comunque nella scala prescritta dal regolamento edilizio comunali, ai fini del rilascio del permesso a costruire. Resta inteso che il progetto dell’intervento deve, in generale, essere redatto in conformità alle disposizioni regolamentari relative al rilascio dei permessi a costruire e deve rispettare le norme contenute negli indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica di cui alla D.C.R. n. 563 – 13414 e s.m.i., e comunque deve indicare e quantificare opportunamente:
• il fabbisogno totale dei posti auto, la relativa superficie complessiva, la relativa dislocazione ed organizzazione spaziale, nel rispetto dell’articolo 25 degli indirizzi e criteri regionali;
• la quantificazione dettagliata e la relativa dislocazione e organizzazione spaziale del fabbisogno di posti auto in relazione all’eventuale applicazione del comma 2bis dell’articolo 25 degli indirizzi e criteri regionali;
• la superficie complessiva, la quantificazione numerica, la relativa dislocazione ed organizzazione spaziale delle aree da destinare a parcheggi pubblici, nel rispetto dell’articolo 21 della L.R. 56/77 e dell’articolo 25 degli indirizzi e criteri regionali;
• la superficie complessiva, la relativa dislocazione ed organizzazione spaziale delle aree da destinarsi a verde pubblico, di cui all’articolo 21 della L.R. 56/77 e s.m.i.;
• il fabbisogno complessivo delle autorimesse e dei parcheggi privati (ex lege 122/89), le aree per il carico e lo scarico delle merci, la loro quantificazione dettagliata e la relativa dislocazione e organizzazione spaziale;
• le opere di urbanizzazione primarie e secondarie esistenti e previste;
• il fabbisogno complessivo delle autorimesse e dei parcheggi privati (ex lege 122/89), le aree per il carico e lo scarico delle merci, la loro quantificazione dettagliata e la relativa dislocazione e organizzazione spaziale;
• la quantificazione dettagliata e la relativa dislocazione e organizzazione spaziale nell’ambito degli edifici della:
? delle superfici destinate alla vendita e nel caso dei centri commerciali sia la totale sia quella relativa a ciascun esercizio;
? della superficie lorda di pavimento dell’insediamento nel suo complesso e ripartita per la parte destinata alla vendita, ai magazzini e/o depositi e alle zone lavorazione, ad altri usi ed attività non commerciali connesse all’insediamento, agli spazi per le attività diverse da quelle normate dal d. lgs. 114/98 (artigianato di servizio, pubblici esercizi, generi di monopolio, farmacie, ecc.), ai servizi (igienici, tecnologici, ecc.), alle eventuali gallerie commerciali di accesso ai punti di vendita (piazze, mall), alle zone deposito carrelli, ecc.;
• i collegamenti con la viabilità, gli accessi e i percorsi veicolari e pedonali;

4) relazione, a firma di un professionista abilitato alla progettazione, che asseveri la conformità delle opere in progetto alle prescrizioni delle norme e del piano urbanistico ed edilizio vigente;

5) certificato urbanistico relativo all’area o all’immobile interessato, ai sensi dell’articolo 48 bis della L.R. 56/77 e s.m.i.;

6) i valori unitari degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria vigenti al momento della richiesta di autorizzazione e relativi alla destinazione d’uso commerciale riportando gli estremi del riferimento normativo (articolo 17, comma 4 ter, indirizzi e criteri regionali);

7) bozza atto d’obbligo che formalizzi l’impegno a corrispondere un onere aggiuntivo computato in una percentuale compresa tra il 30 e il 50% degli OO.UU. primaria e secondaria, ai sensi dell’articolo 15, comma 11 bis degli indirizzi e criteri regionali;

8) copie di eventuali convenzioni o atti di impegno unilaterale già sottoscritti;

9) idonea documentazione relativa alla regolamentazione delle aree di sosta e di carico e scarico merci;

10) per gli esercizi commerciali e/o centri commerciali con superficie di vendita superiore a mq. 1.800, idoneo studio di impatto sulla viabilità dell’area, secondo i criteri dell’articolo 26, comma 3 bis, 3 ter e che dimostri quanto stabilito dal comma 3 septies, sub a) dello stesso articolo, corredato da soluzioni progettuali che rendono ammissibile l’insediamento commerciale attraverso il controllo e la correzione delle esternalità negative;

11) all’istanza deve essere altresì allegata, anche sotto forma di autocertificazione, la seguente documentazione:
• dichiarazione contenente gli estremi del permesso a costruire riferito all’iniziativa commerciale in oggetto, qualora il richiedente ne sia già in possesso;
• ogni autorizzazione, nulla-osta, concessione, licenza, parere, intesa e atto di assenso, comunque denominato, indispensabile e preventivo rispetto all’istanza di autorizzazione di competenza di enti terzi (compreso il parere della commissione igienico-edilizia).


PRIMA DI PROCEDERE ALLA TRASMISSIONE DELLA DOMANDA PER NUOVA PERTURA DI UNA MADIA STRUTTURA DI VENDITA OCCORRE VERIFICARE, PRESSO IL SERVIZIO SUAP COMMERIO DELL'UNIONE NET O IL SETTORE AMBIENTE E TERRITORIO DEL COMUNE, LA CLASSIFICAZIONE DELLA ZONA OVE SI INTENDE APRIRE LA NUOVA STRUTTURA E LA COMPATIBILITA' TERRITORIALE.

Riferimenti di LeggeDecreto legislativo 114/98